Dopo la sosta nel punto di ritrovo, tappa obbligata come da
regole del Bandhavgarh, anziché seguire il sentiero classico, decidemmo di fare
prima una piccola deviazione per andare a vedere se alle pozze d’acqua per caso
ci fosse qualcosa di interessante. Ripartimmo dopo qualche minuto per
riprendere la strada che avevamo lasciato. Quella piccola deviazione ci portò
veramente bene. Avanzavamo lentamente e tutto sembrava calmo, fino a quando
scorsi qualcosa che ci veniva incontro tra gli alberi. In un primo momento
pensammo a qualche cervo o qualche cinghiale visto che nel parco ce ne sono
molti. Il suo passo era lento ma importante e capimmo che era proprio lei, la regina che avanzava fiera e maestosa, con i
suoi occhi ammalianti e i grossi canini che spuntavano dalla bocca. Noi di
fronte a lei la vedevamo arrivare con andamento regolare, assolutamente
incurante della nostra presenza, mentre
dietro di lei le jeep diventavano sempre di più e gli autisti impazzivano per
prendere il posto migliore. Quando era ormai
a pochi passi da noi, forse pensò che la sfilata poteva finire e così sempre
con la totale indifferenza deviò dalla strada per entrare nella boscaglia.
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